08/04/10

Sinceramente si poteva fare molto di più....

Finalmente l'ho visto!
I miei amici sanno quanto desideravo vedere questo film e speravo di vederlo al cinema, ma, col senno di poi è andato bene così (a mio modesto parere) € 7,00 risparmiati.
Non sono un'appassionato di boxe ma, come ho già scritto in passato, quando un'italiano dimostra il valore del tricolore dinnanzi al mondo la mia gioia è infinita.
Carnera più che un "semplice" mito è stato il simbolo di una nazione che, per quanto oppressa dalla povertà e dalla fame è stata capace di rimboccarsi le maniche e ricostruirsi (o in taluni casi addirittura reinventarsi) da zero.

Ma torniamo al film, parte con le migliori premesse del classico film-biografia, si vede Primo vincere il titolo di campione del mondo dei pesi massimi (primo italiano a vincerlo) dopodiché il film è un carosello di flashback fra l'infanzia e l'età adulta che mettono in difficoltà chi guarda il film perché non è ben delineata la tempistica e la cronologia dei fatti, in questo film le classiche aggiunte che gli sceneggiatori creano per rendere la trama più interessante non mi sono piaciuti per niente ed è un raro caso, di solito le trasposizioni cinematografiche di fumetti o eroi vissuti realmente mi piacciono da morire ma in questo caso hanno rubato la scena a frasi o momenti reali che dovevano essere inseriti.
Ottima la recitazione di Andrea Laia nei panni del protagonista, simpatica la parte di Lou Soresi interpretato da Burt Young diventato famoso per il ruolo di Paulie Pennino cognato di un certo pugile.
Non ne consiglio la visione ma consiglio di vedere qualche video di Primo come Questo o Questo, se non fosse stato per quella caviglia dolorante....

Cito la frase che Carnera disse dopo aver avuto i figli e non come nel film che lo dice quando è appena sposato...

"Ho preso tanti pugni nella mia vita, veramente tanti... ma lo rifarei perché tutti i pugni che ho preso sono serviti a far studiare i miei figli"

Right right fratellini